VOLEVO DIVENTARE PRETE

 

         Credo di poter affermare che fin dalla mia infanzia la mano di Dio era evidente. Sono stato protetto in un modo meraviglioso. Ciò non significa che non sono passato attraverso tristi esperienze, ma la mano di Dio l’ho sperimentata proprio nelle cattive esperienze.

 

         All'età di 13 anni mi trovavo in un seminario cattolico e mi preparavo a diventare prete. Le giornate erano monotone, fatte di gioie (orario di recreazione) e anche di delusioni, soprattutto quando si notava che alcuni erano privilegiati. Più di tre anni erano passati. Un giorno abbiamo ricevuto la visita delle suore Paoline che ci hanno presentato alcuni libri. Ho comperato un libro dal titolo: "La Bibbia e i protestanti". Avrei voluto diventare come il patrono del seminario (S. Giovanni Bosco) che, come si raccontava, aveva dato del filo da torcere ai protestanti. Ma, alla lettura di questo libro cattolico, non sapevo più cosa pensare. Mi accorgevo che la dottrina protestante era basata sulla Bibbia, Parola di Dio e che le risposte cattoliche erano il frutto di filosofia umana. Cercai di non pensarci, ma qualcosa era successo in me. Purtroppo non avevamo la Bibbia per poterla leggere e ancora meno per studiarla. Ricordo che una sera, mentre eravamo tutti riuniti, uno dei preti ci chiese cosa pensavamo di Giovanni Battista che aveva risposto negativamente alla domanda della gente : « Sei tu il profeta ? ». Dopo un lungo silenzio in cui noi novanta seminaristi ci scrutavamo gli uni gli altri per cercare di leggere la risposta sul viso di qualcuno, risposi che il Battista non era stato bugiardo, perché gli era stato chiesto se fosse IL profeta e non UN profeta. Evidentemente IL profeta era Gesù. Il prete mi guardò un attimo e poi disse : « Bravo, peccato che ci farai molto torto ». Non capii cosa volesse dire. Non era mia intenzione combattere i preti come non lo è neppure oggi giorno. Adesso però capisco che volendo proclamare la verità di Dio, vado indirettamente contro i preti che proclamano la « verità » degli uomini da essi chiamati « Padri della Chiesa ». In effetti la Bibbia è una, ma i dirigenti cattolici quando si trovano confrontati a scegliere su quello che dice la Bibbia e quello che dicono i Padri della Chiesa o un qualsiasi Papa, abbandonano la Bibbia. Ma torniamo al seminario. Dopo la lettura del libro cattolico contro i protestanti, incominciai a pormi delle domande su tutto quello che professavo. Fu in quel periodo che partii dal seminario.

 

             Una volta fuori, la mia vita non era differente da quella dei miei amici cattolici. Ero come loro e agivo come loro. Loro erano cattolici ed io avevo delle idee protestanti, anche se in embrione. Ero in una ricerca profonda di un qualcosa anche se non sapevo ancora cosa. Come ogni altro essere umano, era di Gesù che avevo bisogno. Cercavo dappertutto. Mi iscrissi anche alla « Marcinia Film », una società che voleva fare un film dal titolo « Protetto da Dio » e ricercava volti nuovi. Un giorno sono stato invitato da un cugino a dare un colpo di mano in una recita ed ho accettato. Con mia sorpresa si trattava di una recita di Natale. Mi son trovato così in una famiglia di missionari americani. Grazie alla recita, mi hanno invitato agli studi biblici e tutte le scoperte fatte nel seminario sui versetti della Bibbia sono ridiventati presenti nel mio spirito. Fu così che mi son trovato di fronte alla Parola di Dio e che mi sono arreso a Gesù confessandoGli la mia incapacità di soddisfare la giustizia divina e invitandolo a dirigere la mia vita.

 

            La domenica successiva partecipavo alla riunione all’aperto che la chiesa organizzava per evangelizzare. All’improvviso il missionario mi tese il microfono annunciando che un giovane voleva dire qualcosa. Devo confessare che fu più facile parlare che tacere. Mi trovavo nei giardini pubblici della città in cui ero nato e vissuto. Da quel giorno partecipai a numerose riunioni d’evangelizzazione.

 

            Un giorno, mentre mi trovavo su una collina, e guardavo la valle giù, il Signore mi chiamò al Suo servizio con un ministerio evangelistico. Indi ho frequentato una scuola biblica per prepararmi a servire Iddio sia intellettualmente che spiritualmente.

 

            Ho provato poi la gioia di vedere anche mio padre venire al Signore. Ero figlio unico e avevo già perso mia madre prima di aver detto sì a Gesù.

 

            Dopo il mio matrimonio con una credente svizzera, conosciuta a un convegno missionario, mi sono trasferito in Svizzera. Altri membri della famiglia si sono arresi a Gesù. Un giorno, mentre pregavo in una chiesa di cui ero il pastore, il Signore Gesù mi è apparso tutto risplendente, sopra un cavallo bianco e con una spada sguainata. Mi ha rivolto le seguenti parole: "Tu, seguimi". Da quel giorno il mio ministerio è stato completamente trasformato. Il Signore mi ha dato un ministerio apostolico e come tale aiuto le varie comunità che sono membri di Missione Cristiana. Nel gennaio del 1977 il Signore mi guidò ad aprire un'opera missionaria con una visione mondiale.

 

            Attualmente quest'opera, Missione Cristiana, compie un lavoro benedetto in Italia, in Svizzera, in India e in parecchie nazioni dell’Africa. In ognuno dei luoghi citati proclamiamo l'Evangelo, formiamo dei discepoli del Signore e apriamo nuove comunità secondo la Parola di Dio. In India e in Africa concretizziamo il nostro "amore in azione" aiutando gli orfanelli, anche con un orfanotrofio, e aiutando le vedove che non ricevono alcun sostegno dalle organizzazioni sociali.

 

            Servo il Signore dal 1963 e sono felice di appartenerGli. Il cammino con Lui non è monotono. Ogni giorno è un'avventura. Grazie Gli siano rese perché è sempre con noi. Egli è la nostra forza, il nostro aiuto e il nostro consolatore. Questo in mezzo alle avversità. Vale la pena di consacrare la propria vita a Gesù.

 

                                                                                                                                            Vincenzo SALVATO

 

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